Un hackathon per superare il divario di genere
Nel corso dei secoli, come racconta in numerosi saggi, il premio Nobel Rita Levi Montalcini, le donne hanno dovuto lottare contro i pregiudizi per poter studiare ed entrare nei laboratori, hanno rischiato di vedersi strappare le loro ricerche, spesso attribuite ai soli collleghi uomini, sono state capaci di caricarsi del doppio impegno della famiglia e della ricerca ma questo non ha fermato il loro genio e le loro conquiste, certamente ha limitato il numero delle scienziate a poche docine di donne. Oggi, nei paesi occidentali, nulla impedisce ad una donna di intraprendere una carriera nell'ambito delle STEAM ( Scienza, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica) ma le ragazze che si iscrivono a questi percorsi universitari sono ancora una minoranza.
Un divario di genere che è necessario superare anche attraverso un maggior coinvolgimento di studenti e famiglie. Nasce con questa finalità il progetto “Una rete per il Sud. Obiettivo Steam”, promosso dal Ministero dell’Istruzione che vede il Liceo “Pascasino” di Marsala come scuola capofila e che coinvolge decine di istituti di tutto il Sud Italia.
Dopo un periodo di formazione rivolto ai docenti con gli esperti in ambito Steam e didattica innovativa, nella prima settimana di maggio è partita la seconda fase, in cui sono stati protagonisti gli studenti.
L'I.C. Manzoni Poli, ha aderito al progetto con grande entusiasmo. Gli studenti delle classi prime delle sezioni D e H, della scuola media “G.S.Poli”, divisi in 8 squadre, si sono sfidati nell'ideazione di progetti che possano aiutare le ragazze a superare questo divario di genere. Una sfida complessa, realizzata con un hackathon, una full immersion durata tre giorni, durante i quali i ragazzi hanno sperimentato un metodo didattico innovativo che permette di sviluppare capacità relazionali, public speaking, problem solving e tutte quelle soft skills che accrescono il loro bagaglio di competenze.
Il 6 maggio, al termine della progettazione, ogni squadra ha presentato in diretta nazionale la sua idea/progetto e insieme al gruppo di docenti d'istituto sono stati decretati i vincitori che parteciperanno ad ottobre alla sfida nazionale che si svolgerà a Marsala.
La vittoria è andata alla squadra “Steam House” che ha pensato e realizzato un gioco per bambini della scuola dell’infanzia, realizzato con Genially. Il divertente gioco consiste in un percorso in cui due bambini, un maschietto e una femminuccia, possono costruire una casa attraverso un percorso ad ostacoli, superati i quali ottengono abilità /poteri steam e pervengono insieme alla costruzione della casa.
L’idea nasce dalla comprensione che il gender gap sia radicato negli stereotipi. Sono questi dunque che vanno modificati prima che si consolidino. Quando? Nei primi anni della scuola dell’infanzia. I cinque ragazzi del team, Gianluca, Adriana, Daniela, Maria e Niki , hanno infatti pensato che la strada del gioco sia quella più percorribile ed efficace per plasmare convinzioni positive fin da piccoli.
Interessanti e originali anche le proposte delle altre squadre: uno spettacolo teatrale, una campagna social, un'iniziativa legata all'ambiente e al riciclo, un'associazione per la promozione di una legge per la parità salariale tra uomo e donna, una scuola steam e Steamly una antiBarbie che valorizzi le capacità e le caratteristiche delle ragazze impegnate nell'ambito scientifico o artistico.
Impegno, felicità, voglia di miglioramento e tutte le emozioni e le scoperte legate all’esperienza della sfida hanno alleggerito la stanchezza e la fatica di una tre giorni appassionante ed inedita, occasione di perfezionamento professionale anche per il team Steam della scuola Poli di Molfetta.
A trent'anni dalla morte del sindaco Carnicella e alla luce di vari episodi di microcriminalità, tutta la comunità scolastica dell'I.C.Manzoni Poli, ha avvertito la necessità di una riflessione sulla storia della nostra città e sui protagonisti della storia nazionale che hanno affrontato la cultura dell'illegalità con coraggio e determinazione. La realizzazione di questo progetto ha permesso, agli studenti delle classi terze della scuola secondaria di I grado “G.S.Poli”, di sviluppare le loro abilità e competenze in diversi ambiti disciplinari attraverso l'elaborazione di interviste, articoli, lettere, testi di riflessione, slogan, la condivisione di giochi, ricerche, letture e approfondimenti, fotografie, testimonianze, manifesti e soprattutto la testimonianza delle loro voci a favore della legalità.
Le attività, svolte durante l'anno, sono state numerose ed estremamente coinvolgenti per gli studenti. In particolare, sin dal mese di febbraio, gli studenti hanno incontrato Annarita Di Gioia, la referente dell'Associazione CNGEI Sezione Scout Molfetta APS per giocare insieme e scoprire, casella dopo casella i personaggi più noti per aver combattuto contro la mafia e diffuso i loro ideali di giustizia, come Peppino Impastato, Pio La Torre, il gen. Carlo Alberto Dalla Chiesa, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, don Luigi Ciotti, fondatore dell’Associazione nazionale di Libera.
All'inizio di marzo, il sindaco di Molfetta Tommaso Minervini, accolto dal Dirigente scolastico prof. Gaetano Ragno e dalla prof.ssa G. Mongelli, referente del progetto, ha risposto alle domande preparate dagli alunni sul problema della criminalità organizzata a Molfetta e sul ruolo delle istituzioni nella lotta per la legalità.
Un successivo incontro con le volontarie dell’ Ass. Libera - Franca Carlucci, M. Palombella e D. Angione - ricco di testimonianze dirette e personali di impegno quotidiano contro l'illegalità, ha visto protagonisti gli studenti che hanno posto stimolanti quesiti.
Tappa finale del progetto è stata la partecipazione alla marcia del 21 marzo, per celebrare la “XXVII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie”, promossa dal Presidio dell'associazione “Libera” di Molfetta.
Il lungo corteo ha sfilato per le vie principali di Molfetta e i nostri studenti, insieme agli altri istituti scolastici cittdini, hanno portato il loro messaggio contro le mafie attraverso slogan e manifesti. Un momento particolarmente commovente della giornata è stata la sosta presso la lapide, posta ai piedi del sagrato della Parrocchia di San Bernardino, per commemorare la morte del nostro giovane sindaco e il momento di raccoglimento che si è svolto in piazza Garibaldi, durante il quale sono stati letti vari testi dedicati alla sua memoria. Tra questi ci fa piacere citare una lettera immaginaria scritta da alcuni studenti della nostra scuola, nella quale Giovanni Carnicella rivolge un messaggio ai giovani di oggi e che si conclude con queste parole “Avrei potuto dare molto alla nostra Molfetta, se fossi sopravvissuto, sarei riuscito a cambiare tante cattive abitudini, ne sono certo. Ma non mi sento sconfitto, sapete perché? Lo sapete quand’è che un uomo muore davvero? Non quando il suo cuore viene raggiunto da un proiettile… muore veramente soltanto quando viene dimenticato da tutti. Io non sono stato dimenticato, quindi Vivo.”
Un messaggio che rimarrà scolpito nel cuore di questi ragazzi e che, si spera, riesca a creare quel circolo virtuoso fra i giovani cittadini e le istituzioni al fine di incentivare la giusta l’assunzione di responsabilità del singolo verso tutta la collettività.
Infanzia GAGLIARDI per la pace
Infanzia P. HARRIS per la pace
Infanzia DON MILANI per la pace
SOLIDARIETÀ è la parola-chiave del percorso di educazione civica che hanno intrapreso le classi quarte del plesso Cozzoli come risposta all’odio e alle atrocità della guerra. A portare la sua esperienza è stato don Gino Samarelli, parroco del Duomo di Molfetta che ha raccontato ai piccoli ascoltatori la sua missione per portare in salvo 46 persone che fuggivano dalle bombe. L’AMORE scontro L’ODIO LA SOLIDARIETÀ contro IL GENOCIDIO L’ACCOGLIENZA contro ogni DIVISIONE LA PACE scontro LA GUERRA GUARDA IL VIDEO |
Ogni epoca storica ha dovuto affrontare numerose sfide e noi ci troviamo di fronte a quella più difficile: salvare il pianeta dai cambiamenti climatici attraverso la riduzione dell'inquinamento. Il nostro istituto ha sempre promosso iniziative nell'ambito dell'educazione ambientale e per incentivare le buone pratiche in ambito familiare e locale si inizia subito con i piccoli gesti quotidiani come la raccolta differenziata nelle classi. Il progetto di quest'anno, denominato Change for Future!, organizzato in collaborazione con l'associazione Plasticfree di Molfetta, si propone di approfondire le problematiche legate alla tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi e di vivere un momento di azione concreta di clean up negli spazi interni della scuola e negli spazi circostanti del quartiere.
Durante i due appuntamenti del 19 e 22 febbraio, i volontari dell'associazione Plastic Free hanno focalizzato l'attenzione sull'inquinamento da plastica, sulle azioni che quotidianamente ciascuno può compiere, come la corretta differenziazione dei rifiuti o l'uso responsabile delle risorse naturali, e sulle iniziative che si possono intraprendere sul territorio di Molfetta.
Gli studenti hanno partecipato con vivo interesse al progetto, sia durante la sezione formativa sia nella raccolta e differenziazione dei rifiuti abbandonati. Un piccolo gesto che ci fa condividere appieno il pensiero della giovane attivista Greta Thunberg quando dice: “Non sei mai troppo piccolo per fare la differenza.”
Martedì 22 Febbraio ,gli alunni della classe 5^ A Primaria ( Plesso C. Alberto) dell' I.C. Manzoni-Poli di Molfetta,hanno incontrato il maestro compositore ebreo Francesco Lotoro, noto per lo studio e la ricerca di spartiti musicali e opere composte nei campi di concentramento. " La musica ci unisce " ...è così che comincia il racconto del maestro, frutto di una ricerca iniziata nel 1988 e che continua tuttora tra viaggi, incontri e studi. Grande entusiasmo tra gli alunni che concludono,così, il lavoro condotto sulle condizioni umane nei campi di concentramento e di sterminio. Grazie al Dirigente scolastico prof. Gaetano Ragno, all' ins. Nino del Rosso e a quanti hanno reso possibile la realizzazione di questo evento.
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La giornata di giovedì 27 gennaio, dedicata alla Memoria dell’Olocausto, rappresenta una occasione importante di riflessione su “quello che è stato e non dovrà mai più succedere”. La lezione della Storia deve interrogare ed orientare le nuove generazioni alla Cittadinanza attiva - orientata alla convivenza, alla tolleranza delle diversità, al rispetto delle minoranze –da esercitare tutti i giorni.
Ciascun grado scolastico del nostro Istituto ha organizzato per questa “Giornata” le attività
didattiche adeguate all’età ed alla sensibilità degli alunni.
La scuola media G.S.Poli, in particolare, ha accolto gli studenti con una installazione artistica sul tema della Shoah mostrata attraverso i suoi simboli più tragici tra cui spicca un uomo, una valigia, la stella di David, varie fotografie, oggetti personali e la cenere. La cenere che tutti noi abbiamo imparato ad associare ai forni crematori dei campi di concentramento come Auschwitz. Con queste immagini nel cuore, alle 11:15 in punto, ogni classe ha sospeso la lezione per osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime di questa grande tragedia del Novecento. Subito dopo, l'emozionante esecuzione al pianoforte del tema di “Schindler’s List” e del “Notturno n. 20 in Do minore” a cura di Sofia Porta (3^D) e di Visentini Simone (2^G) hanno introdotto la lettura a staffetta di alcuni passi del libro “Il maestro di Auschwitz” di Otto B. Kraus. Infine, la recitazione della poesia “Se questo è un uomo” di Primo Levi in lingua francese e inglese ha concluso questo momento di intensa commozione. Lo studio e l'analisi di questo episodio drammatico della storia, è proseguito nelle singole classi con la visione di una selezione di film dedicati a questo evento: “Jonah che visse nella balena”, “Mi ricordo Anna Frank” e “Figli del destino”.
Questi momenti di riflessione collettiva sono fondamentali per ricordare e riflettere sul problema del razzismo nel passato e nel presente. Purtroppo, ogni giorno, si assiste all’aumento delle discriminazioni a seguito dei flussi migratori e delle intolleranze nei confronti delle minoranze religiose e sessuali. Riflettere e studiare ciò che è stato, forse, ci permetterà di costruire un futuro di speranza, pace e dignità per l'intera umanità.