La giornata di giovedì 27 gennaio, dedicata alla Memoria dell’Olocausto, rappresenta una occasione importante di riflessione su “quello che è stato e non dovrà mai più succedere”. La lezione della Storia deve interrogare ed orientare le nuove generazioni alla Cittadinanza attiva - orientata alla convivenza, alla tolleranza delle diversità, al rispetto delle minoranze –da esercitare tutti i giorni.
Ciascun grado scolastico del nostro Istituto ha organizzato per questa “Giornata” le attività
didattiche adeguate all’età ed alla sensibilità degli alunni.
La scuola media G.S.Poli, in particolare, ha accolto gli studenti con una installazione artistica sul tema della Shoah mostrata attraverso i suoi simboli più tragici tra cui spicca un uomo, una valigia, la stella di David, varie fotografie, oggetti personali e la cenere. La cenere che tutti noi abbiamo imparato ad associare ai forni crematori dei campi di concentramento come Auschwitz. Con queste immagini nel cuore, alle 11:15 in punto, ogni classe ha sospeso la lezione per osservare un minuto di silenzio in memoria delle vittime di questa grande tragedia del Novecento. Subito dopo, l'emozionante esecuzione al pianoforte del tema di “Schindler’s List” e del “Notturno n. 20 in Do minore” a cura di Sofia Porta (3^D) e di Visentini Simone (2^G) hanno introdotto la lettura a staffetta di alcuni passi del libro “Il maestro di Auschwitz” di Otto B. Kraus. Infine, la recitazione della poesia “Se questo è un uomo” di Primo Levi in lingua francese e inglese ha concluso questo momento di intensa commozione. Lo studio e l'analisi di questo episodio drammatico della storia, è proseguito nelle singole classi con la visione di una selezione di film dedicati a questo evento: “Jonah che visse nella balena”, “Mi ricordo Anna Frank” e “Figli del destino”.
Questi momenti di riflessione collettiva sono fondamentali per ricordare e riflettere sul problema del razzismo nel passato e nel presente. Purtroppo, ogni giorno, si assiste all’aumento delle discriminazioni a seguito dei flussi migratori e delle intolleranze nei confronti delle minoranze religiose e sessuali. Riflettere e studiare ciò che è stato, forse, ci permetterà di costruire un futuro di speranza, pace e dignità per l'intera umanità.