Mercoledi,
15 ottobre 2014, dietro invito del nostro Dirigente
scolastico, ci siamo recati presso la vicina scuola media “
G. S. Poli”, facente parte del nostro Istituto Comprensivo.
Siamo stati accolti dal prof. Maurizio Scardigno nell’aula
magna. Subito dopo ci hanno raggiunti gli alunni
frequentanti la stessa scuola, accompagnati dai loro
professori.
Passati
alcuni minuti di attesa, abbiamo visto entrare una
delegazione di soldati dell’Esercito italiano; ci ha
sorpreso vedere in mezzo a loro anche una soldatessa.
Indossavano tutti la stessa divisa: una tuta
mimetica con basco e stivali neri.
Il nostro Dirigente Scolastico ci ha presentato il
colonnello Nicola Serio, della Brigata Pinerolo di Bari, il
quale ci ha subito ringraziato per la raccolta del materiale
scolastico destinato ai bambini del Libano. “Ogni
bambino che riceverà una matita o un quaderno”, ci
ha detto, “Sarà contento al
pensiero che un loro coetaneo, a distanza di molti
chilometri, ha pensato a lui e alle sue necessità”.
Il Dirigente Scolastico ha letto l’elenco
del materiale raccolto (si tratta di oltre 5.000 pezzi tra
matite, colori, penne e quaderni) e si è complimentato con
tutti gli alunni dell’Istituto Comprensivo per la loro
generosità.
Successivamente
alcuni di noi e dei ragazzi più grandi
abbiamo
rivolto al colonnello delle domande per conoscere qualcosa
in più sul loro ruolo in Libano.
Il militare ha precisato
che la loro missione durerà sei mesi, durante i quali
avranno il compito di aiutare e sostenere le popolazioni
colpite dalla guerra. I materiali raccolti, a beneficio di
queste persone, vengono recapitati con gli aerei o con le
navi .
Prima di congedarsi i militari hanno posato
con noi per alcune foto ricordo e ci hanno chiesto di
aiutarli a caricare i pacchi dono sul furgone dell’Esercito.
E’
stato interessante conoscere queste persone che, mettendo a
rischio la loro vita, si impegnano a difendere tanta gente
innocente dalla guerra.
E’ stato bello sapere che un
semplice gesto di generosità può dare un sorriso a tanti
bambini meno fortunati di noi.
Gli alunni della classe V A
Plesso G. Cozzoli
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