Anno Scolastico 2013 - 2014  

GLI ALUNNI DI CLASSE 5^ DELLA SCUOLA PRIMARIA “GIULIO COZZOLI” INCONTRANO CARLO ALBERTO PINELLI, REGISTA DEL FILM
“STORIA DI CINO”

 

E se una mattina, invece di andare a scuola come al solito, i bambini prendessero il treno per recarsi a Bari (visto che Molfetta un cinema non ce l’ha più…), al cinema Galleria e facessero lezione intervistando un regista, Carlo Alberto Pinelli, una persona squisita, gentile, saggia, che rispondendo alle loro domande, consegna le chiavi di lettura del suo film, “La storia di Cino”, segnalato dall’Unicef  per la delicatezza con cui tratta il tema dello sfruttamento minorile?

Togliamo pure i “se” , perché grazie al permesso del Dirigente scolastico Prof. Michele Laudadio la 5^C della scuola Primaria “Giulio Cozzoli” di Molfetta,  accompagnata dalle insegnanti Anna Grazia De Ceglia e Patrizia Roselli, il 13 febbraio ha davvero fatto lezione di diritti dei bambini, di convivenza civile (l’uso del treno come mezzo per la mobilità sostenibile), di geografia ( i luoghi pubblici come la stazione, il cinema e le loro funzioni), di inglese (comprensione degli annunci in inglese alla stazione), di italiano e storia (grazie alla trama del film che si snoda a fine ‘800), di matematica (conti per l’acquisto del biglietto ferroviario) fuori dall’aula scolastica tradizionale. Perché, usando le parole di Franco Frabboni, la strada, il cinema possono davvero diventare aule scolastiche decentrate per imparare attraverso l’esperienza concreta.

Si sente dire oramai dappertutto che i bambini di oggi appartengono ad una generazione che si nutre di immagini, perché ne acquisisce milioni al giorno da diversi emittenti: ma la scuola, come ente istituzionale, quali strumenti offre loro affinché siano capaci di decodificarle le immagini e di discernere i messaggi che veicolano?

Da decenni l’esperta di cinema Rosa Ferro della Coop. Nuovo Fantarca, attraverso rassegne cinematografiche e laboratori dedicati ai ragazzi per fasce d’età, promuove la diffusione di un linguaggio, quello del cinema d’eccellenza, che attraverso le immagini e le storie, può davvero veicolare valori ed emozioni difficilmente reperibili sui libri di testo. Le schede di approfondimento per i bambini, gli incontri con i registi, i dibattiti dopo il film sono occasioni per lo sviluppo di uno sguardo critico su ciò che i bambini vedono e la nascita di una consapevolezza che li rende soggetti attivi del processo di comunicazione visiva, non vittime indifese.

Film eccezionale, “La storia di Cino”, in cui la sensibilità del regista-documentarista si respira in ogni scena, che riprende la montagna come protagonista indiscussa della storia.

Film che ha stregato una sala piena di bambini, mamme accompagnatrici e insegnanti, tenendoli muti e attenti per quasi due ore e lasciandoli col fiato sospeso fino alla fine, quando, come in ogni favola che si rispetti, il piccolo Cino, ormai diventato uomo, è cresciuto grazie al superamento delle paure di bambino e grazie al riconoscimento della sua forza interiore, che trae nutrimento dal rapporto intenso e rispettoso con una natura selvaggia, incontaminata, candida...

Il cinema d’autore senza pop corn ed effetti 3D ha avuto la meglio: che non resti un’esperienza isolata!

Ins. Patrizia Roselli