Anno Scolastico 2012-2013  

La fattoria didattica è il luogo ideale per una gita con i bambini ma un'occasione anche per i più grandi per poter scoprire come nascono i prodotti alimentari, come vivono gli animali e quali sono i mestieri della campagna.

Il 29 aprile siamo andati alla masseria “Coppa” a Ruvo di Puglia. Alle 8,00 ci siamo dati appuntamento in Piazza Cappuccini dove è arrivato il pullman. La maestra, dopo aver fatto l’appello, ha distribuito a tutti i bambini il cappellino blu con il logo della nostra scuola e siamo partiti.

Durante il viaggio abbiamo visto campi, alberi e fiori che fanno parte della flora del Parco della Murgia. L’autista Luigi ci ha fatto vedere su una collina in lontananza Castel del Monte.

Quando siamo arrivati alla Masseria Coppa abbiamo trovato ad accoglierci il fattore Pino che ci ha fatto subito visitare l’antico trullo, la prima casa del pastore dell’azienda della famiglia “Coppa”.

Successivamente ci ha condotti  nella vecchia stalla dove ci ha offerto latte con cacao, pane e marmellata.

Poi ci siamo recati nella stalla dove il signor Pino ci ha fatto vedere la mungitura manuale di un tempo  della mucca Clarabella

anche noi bambini, maestre e mamme abbiamo provato a mungere: che esperienza straordinaria!

Nella stalla c’erano anche due teneri agnellini e un vitellino, figlio della mucca Clarabella che aveva due giorni di vita, che non riusciva a tenersi in piedi.

Successivamente il fattore ci ha mostrato come vengono munte oggi le mucche e cioè con la macchina mungitrice che dà maggiori garanzie di igiene.

Con il latte munto dalla mucca Clarabella abbiamo fatto le mozzarelle.

In una pentola alta abbiamo versato il latte e messo sul fuoco, con un termometro abbiamo controllato la temperatura e quando ha raggiunto i 38°- 39° il fattore ha aggiunto il caglio e si è formata la cagliata che si lascia riposare un giorno. 

Il signor Pino però ha preso la cagliata che aveva preparato il giorno prima e l’ha tagliata a striscioline e poi ha aggiunto dell’acqua bollente e con una spatola impastava. Quando l’impasto è diventato lucido, il fattore ha iniziato a fare le mozzarelle. Poi ha preparato tante piccole striscioline e noi abbiamo provato a fare un nodino che poi abbiamo mangiato: che buona!

Con il siero ha fatto la ricotta e sul fondo del cestino ha messo una formina con le iniziali di suo nonno, perché un tempo la stagionatura dei formaggi delle varie aziende avvenivano nello stesso luogo, quindi i fattori riconoscevano i loro formaggi dalle iniziali impresse.

Fra tutti gli animali della fattoria mi è piaciuto l’agnellino perché era morbido e mi faceva tenerezza.

Il momento più bello dell’escursione per me è stato quando il fattore ci ha mostrato l’aia dove c’erano tante galline che razzolavano, delle oche e dei porcellini.

Dopo con il fattore abbiamo percorso un sentiero, da cui si potevano vedere dei paesaggi bellissimi.

C’era il campo seminativo in cui stava crescendo il grano. Il fattore Pino ci ha spiegato che per far crescere le piante la sua azienda non utilizzava concimi chimici ma solo concime organico, cioè gli escrementi degli animali, e quindi ciò che loro producevano erano tutti prodotti biologici cioè senza l’utilizzo di sostanze nocive per l’uomo.

Al pascolo oltre alle mucche c’era un toro e due cavalli.

Alle 13,30 ci siamo recati nuovamente nella vecchia stalla adibita a ristorante dove il signor Pino ci ha permesso di consumare il nostro pranzo a sacco.

Dopo circa un’ora e mezza il fattore Pino è ritornato e prima di salutarci ci ha regalato una bustina con due mozzarelline da portare a casa.

Abbiamo raggiunto il nostro pullman dove ci attendeva il signor Luigi che ci riportati a Molfetta dove ci aspettavano i nostri genitori.

E stata un’esperienza fantastica e piena di curiosità

Brave maestre sapete sempre sorprenderci!!!