La
fattoria didattica
è il luogo ideale per una gita con i bambini ma un'occasione
anche per i più grandi per poter scoprire come nascono i
prodotti alimentari, come vivono gli animali e quali sono i
mestieri della campagna.
Il 29 aprile siamo
andati alla masseria “Coppa” a Ruvo di Puglia. Alle 8,00 ci
siamo dati appuntamento in Piazza Cappuccini dove è arrivato il
pullman. La maestra, dopo aver fatto l’appello, ha distribuito a
tutti i bambini il cappellino blu con il logo della nostra
scuola e siamo partiti.
Durante il viaggio
abbiamo visto campi, alberi e fiori che fanno parte della flora
del Parco della Murgia. L’autista Luigi ci ha fatto vedere su
una collina in lontananza Castel del Monte.
Quando siamo arrivati
alla Masseria Coppa abbiamo trovato ad accoglierci il fattore
Pino che ci ha fatto subito visitare l’antico trullo, la prima
casa del pastore dell’azienda della famiglia “Coppa”.
Successivamente ci ha
condotti nella vecchia stalla dove ci ha offerto latte con
cacao, pane e marmellata.
Poi ci siamo recati
nella stalla dove il signor Pino ci ha fatto vedere la mungitura
manuale di un tempo della mucca Clarabella
anche noi bambini,
maestre e mamme abbiamo provato a mungere: che esperienza
straordinaria!
Nella stalla c’erano
anche due teneri agnellini e un vitellino, figlio della mucca
Clarabella che aveva due giorni di vita, che non riusciva a
tenersi in piedi.
Successivamente il
fattore ci ha mostrato come vengono munte oggi le mucche e cioè
con la macchina mungitrice che dà maggiori garanzie di igiene.
Con il latte munto
dalla mucca Clarabella abbiamo fatto le mozzarelle.
In una pentola alta
abbiamo versato il latte e messo sul fuoco, con un termometro
abbiamo controllato la temperatura e quando ha raggiunto i 38°-
39° il fattore ha aggiunto il caglio e si è formata la cagliata
che si lascia riposare un giorno.
Il signor Pino però ha
preso la cagliata che aveva preparato il giorno prima e l’ha
tagliata a striscioline e poi ha aggiunto dell’acqua bollente e
con una spatola impastava. Quando l’impasto è diventato lucido,
il fattore ha iniziato a fare le mozzarelle. Poi ha preparato
tante piccole striscioline e noi abbiamo provato a fare un
nodino che poi abbiamo mangiato: che buona!
Con il siero ha fatto
la ricotta e sul fondo del cestino ha messo una formina con le
iniziali di suo nonno, perché un tempo la stagionatura dei
formaggi delle varie aziende avvenivano nello stesso luogo,
quindi i fattori riconoscevano i loro formaggi dalle iniziali
impresse.
Fra tutti gli animali
della fattoria mi è piaciuto l’agnellino perché era morbido e mi
faceva tenerezza.
Il momento più bello
dell’escursione per me è stato quando il fattore ci ha mostrato
l’aia dove c’erano tante galline che razzolavano, delle oche e
dei porcellini.
Dopo con il fattore
abbiamo percorso un sentiero, da cui si potevano vedere dei
paesaggi bellissimi.
C’era il campo
seminativo in cui stava crescendo il grano. Il fattore Pino ci
ha spiegato che per far crescere le piante la sua azienda non
utilizzava concimi chimici ma solo concime organico, cioè gli
escrementi degli animali, e quindi ciò che loro producevano
erano tutti prodotti biologici cioè senza l’utilizzo di sostanze
nocive per l’uomo.
Al pascolo oltre alle mucche c’era un toro
e due cavalli.
Alle 13,30 ci siamo
recati nuovamente nella vecchia stalla adibita a ristorante dove
il signor Pino ci ha permesso di consumare il nostro pranzo a
sacco.
Dopo circa un’ora e
mezza il fattore Pino è ritornato e prima di salutarci ci ha
regalato una bustina con due mozzarelline da portare a casa.
Abbiamo raggiunto il
nostro pullman dove ci attendeva il signor Luigi che ci
riportati a Molfetta dove ci aspettavano i nostri genitori.
E stata un’esperienza
fantastica e piena di curiosità
Brave
maestre sapete sempre sorprenderci!!!
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